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Un quartiere di Lagaria: l'altopiano I

Un quartiere di Lagaria: l'altopiano I


L’altopiano dove oggi si trova il Museo di Francavilla Marittima, purtroppo è stato in parte distrutto nel 1959 durante la costruzione dell’Acquedotto dell’Eiano e poi profondamente arretrato e sconvolto. Però, le ricerche archeologiche hanno potuto individuare tre terrazze, usate in diversi modi durante i vari periodi:1. Nel Bronzo Medio la terrazza inferiore vicino al Raganello (livellata artificialmente) era sede di capanne lunghe che circondavano uno spazio interno, usato come ‘giardino’ per coltivare grano e legumi e per tenere dentro nei tempi stagionali adatti il bestiame: vacche, suini, pecore e capre. Le ossa di cani nonchè i luoghi del BM scoperti nella zona ‘Sellaro’ indicano una transumanza di poca distanza. Probabilmente già in questo periodo fu scavata una fossa difensiva intorno al pianoro. 2. Nel Bronzo Recente e Finale le attività sulla Motta erano poche.3. Durante il Primo Ferro (IX, VIII sec. a.C.) tutte le terrazze erano densamente occupate da capanne. Si conosce bene i resti di una delle capanne enotrie, anche se troncata dalla ‘Casa al Muro Grande’ dell’epoca coloniale. La capanna enotria aveva circa tre grandi doli per derrate e vasellame d’impasto nella cucina, nonchè ceramica dipinta in stile Geometrico enotrio per la tavola. Pesi di telaio, piccoli e più grandi – ma non pesanti come sull’Acropoli – insieme a fusaiuole indicano il lavoro delle donne di casa. La capanna non contiene ceramica dipinta bicroma, un’indicazione, insieme a due brocche d’importazione, che non soproviveva il 700 a. C.4. Durante il VII a C. le attività erano poche o non esistenti.5. Durante il VI secolo a. C. il pianoro fu usato per un denso programma d’edilizia, tre file di case, coprivano le tre terrazze del pianoro. Queste case erano costruite con tre vani aperti su un portico meridionale.I resti archeologicamente rinvenuti somigliano alle case trovate a Stombi di Sibari e ad Amendolara e fanno pensare ad una dominanza di Sybaris durante il VI secolo a. C.