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Perché il Sito di Francavilla è l'antica Lagaria



Le ragioni della Prof.ssa Marianne Kleibrink di Pino Altieri

Perché il Sito di Francavilla è l'antica Lagaria


Nella IIa Giornata d’Archeologia Francavillese è stato presentato il volume della Prof.ssa Marianne Kleibrink:DALLA LANA ALL’ACQUA - Culto e identità a Lagaria, con cui per la prima volta dopo un decennio di intenso lavoro, l’archeologa olandese, si pronunzia sul sito di Lagaria, collocandolo a Francavilla.Ecco in breve le sue argomentazioni:1. I Resti dei tre monumentali templi lignei sull’Acropoli del Timpone della Molta, risalenti alla fine del secolo VIII a.C, costituiscono i più antichi templi di cui abbiamo conoscenza sul suolo d’Italia, unitamente all’unicità del sito, (solo a Macchiabate siamo in presenza di un trittico composto da villaggio, necropoli ed acropoli).2. Il culto di Atena sul Timpone della Motta non era imperniato soltanto sulla lana e sulla tessitura, ma si esprimeva anche con l’uso cultuale dell’acqua. Lungo il perimetro di tutti i templi, ma anche del muro di difesa dell’Athenaion, si sono trovate migliaia di brocchette in miniatura (le cosiddette hydriskai), sempre accompagnate da coppette in miniatura (tra cui kanthariskoi) e coppe (coppe a filetti). Il ripetersi di tali giochi identici di doni ci rivela la natura del culto che si praticava in questo santuario: era, soprattutto, un culto incentrato sull’offerta di acqua. Tutto fa pensare che i devoti solessero venire all’Athenaion con hydriskai piene d’acqua, per versarla in onore della dea Atena. Lo facevano nella speranza di ricevere dalla dea Atena lo stesso aiuto che ella aveva prestato ad Epeios, costruttore del Cavallo di Troia.3. Quando Paola Zancani Montuoro unitamente all’archeologa olandese M. Stoop si precipitano ad aprire la tomba di mezzo, si trovano in presenza di vari suppellettili d’uso. Hanno un soprassalto: si trovano in presenza di un’ascia e di un piccolo scalpello. Non potevano essere questi gli strumenti dell’artigiano divinizzato? Gli utensili con il quale EPEO aveva costruito il CAVALLO DI TROIA?>> Lo scalpello, trovato insieme con l’ascia da Paola Zancani Montuoro nella tomba centrale del Cerchio Reale sul Macchiabate, è certamente un esempio degli utensili che si trovano scavando in tombe speciali di uomini dell’aristocrazia enotra, l’impiego di tali utensili come doni funerari è un riferimento alle abilità degli uomini nella lavorazione del legno e del bronzo, parallelamente a come i pesi da telaio in tombe dal contenuto dovizioso in cui erano sepolte donne si riferiscono a speciali abilità muliebri nella tessitura. Il tutto può ricondursi solo alla casualità alla coincidenza, al puro caso? O non siamo in presenza di un altro elemento probatorio di una intuizione che si basa sulle conoscenze finora acquisite?4. Le fonti letterarie:- Le citazioni del poeta siciliota Stesicoro che racconta di Epeios come portatore d’acqua per i sovrani i greci, ci induce ad identificare il suo ruolo con quello dell’ idroforo.- La citazione di Strabone che identifica così Lagaria: dopo Thurioi (la città che si costruì al posto di Sybaris distrutta nel 510 a.C.) abbiamo Lagaria, città fortificata fondata da Epeios. Solo il sito di Francavilla è fortificato con imponenti mura di recinzione.- a confutazione pignola, pregnante e puntuale, delle tesi della prof.ssa francese De la Genière che colloca il sitodi Lagaria ad Amendolara, effettuata dalla prof.ssa Kleibrink, ci induce ad affermare in modo definitivo che il sito di Francavilla è l’antica Lagaria.Se queste ragioni, tratte dal libro, DALLA LANA ALL’ACQUA - Culto e identità a Lagaria, espresse in modo schematico e sintetico, non vi dovessero convincere o se volete approfondire un argomento del dibattito storico, certamente affascinante ma che a primo acchito, sembrerebbe destinato solo agli esperti del settore, vi suggeriamo vivamente di leggere il Libro della prof.ssa M. Kleibrink vi accorgerete che l’archeologia non è sempre, argomento per pochi appassionati, bensì può essere, come in questa caso, alla portata di tutti coloro che vogliano conoscere il proprio passato ed affrontare con più fiducia e speranza il proprio futuro.